Condivido . Probabilmente alla base della attuale situazione vi e' un problema culturale nazionale, Mi si perdoni il paragone , ma penso alla scarsa resistenza degli ebrei nei confronti degli esordi dell'Olocausto. Certo , e' un paragone eccessivo , ma il popolo ebraico sembrava inebetito ed impotente di fronte alle (pur contradittorie ed arroganti) sceneggiate drammatiche del regime. A par mio ci serve innanzitutto una morale , una cultura , una dignita' , una fierezza che non vedo in giro. Certo la comunicazione non verbale dell'ulivo gradualmente e' diventata obsoleta , e su questo tutti siamo corresponsabili ; ci si riuniva con vecchi riti ottocenteschi mentre la comunicazione avveniva , e avviene , su altri parametri. Non sappiamo comunicare cose giuste. E' come quando in casa c'e' un adolescente ; non basta parlare , occorre comunicare in modo non verbale. Imitare l'avversario , non conoscendo la materia , si e' rivelato ingenuo. L'Ulivo puo' essere annaffiato , attraverso una rivoluzione morale e culturale.
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